Legionellosi: cos’è, come si trasmette e come prevenirla

Legionellosi: cos’è, come si trasmette e come prevenirla

Un’infezione, che risulta in aumento del 17% in Italia nel 2017 rispetto ai circa 1.700 casi registrati nel 2016.

La Malattia del Legionario, più comunemente definita legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila, il cui nome significa appunto “Legionella amante dei polmoni”. Il genere Legionella è stato così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’occasione, 221 persone contrassero questa forma di polmonite precedentemente non conosciuta, e 34 morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.

Fonti di infezione, modalità di trasmissione e fattori di rischio

La legionellosi è causata dal batterio Legionella, del quale sono state identificate più di 50 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.   La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o micro aspirazione di aerosol contenente il batterio Legionella, oppure di particelle derivate per essiccamento. La pericolosità di queste particelle di acqua è inversamente proporzionale alla loro dimensione. Fattori predisponenti la malattia sono l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza.   La prevenzione La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa inizialmente sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio. Ecco alcune pratiche per ridurre i rischi:

  • provvedere alla manutenzione di rubinetti e diffusori delle docce nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o un’accurata pulizia e decalcificazione;
  • lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti;
  • all’esterno delle abitazioni evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata, ad esempio non stazionando nei pressi degli irrigatori automatici o delle fontane;
  • evitare di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo;
  • evitare di lasciare esposte al sole le canne per irrigazione di orti e giardini;
  • effettuare lo svuotamento, la pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo dell’acqua.

Per quanto tali misure da sole non garantiscano che un sistema o un suo componente siano privi di Legionella. L’Istituto Superiore di Sanità ha diramato da tempo puntuali linee guida per evitare il contagio.

Sia nei grandi edifici – come alberghi oppure ospedali – sia in quelli più piccoli è sempre bene eseguire una manutenzione periodica dell’impianto idrico per limitare la moltiplicazione e, di conseguenza, la diffusione del batterio. Successivamente alla corretta applicazione di misure preventive (manutenzione, e all’occorrenza disinfezione degli impianti), è comunque utile verificare lo stato dei nostri impianti attraverso analisi microbiologiche periodiche l’esito delle quali ci permette di intervenire precocemente, sugli impianti e/o rete di distribuzione e contrastare così la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio, contribuendo a diminuire la probabilità di una contaminazione batterica grave. Priorità prevenzione nei luoghi di lavoro Fari puntati sulla corretta prevenzione e controllo della Legionellosi, soprattutto nell’ambito normativo della sicurezza sul lavoro, che non sempre è fatta a regola d’arte, così come previsto dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Come riportato nel D.Lgs 81/2008 il rischi di esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiede infatti l’attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate a seguito del procedimento di valutazione del rischio per esercitare la più completa attività di prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti.