L’estate si sta avvicinando!
Dietro alle ore di relax ed ai periodi di benessere trascorsi in piscina si celano delle responsabilità alle quali il gestore non può sottrarsi.
Deve garantire ai bagnanti che l’acqua della piscina, pubblica o privata sia salubre e non vi sia alcun rischio per i bagnanti.
Idro-Consult S.r.l. si occupa del monitoraggio delle acque di piscina.
- Perchè controllare l’acqua ?
- Quali sono gli obblighi di un gestore ed i requisiti necessari?
Il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.23/R del 2006 ed il decreto di attuazione della legge regionale n.8 del 2006 (norme in materia di requisiti igienico sanitari delle piscine ad uso natatorio) chiamano ad effettuare dei controlli periodici che documentino presso le Unità Sanitarie Locali un’idonea documentazione della qualità delle acque.
Per meglio comprendere quali sono i requisiti necessari, dobbiamo pensare a quali rischi chimico-batteriologici potrebbe andare incontro un bagnante.
L’acqua può essere accidentalmente bevuta; entra in stretto contatto con la pelle, gli occhi, le orecchie e le mucose di molte persone; si inalano vapori provenienti dall’acqua e da ciò che vi è disciolto.
Un prodotto privo dei requisiti di salubrità può facilmente portare all’insorgenza di irritazioni dermiche o delle mucose, nei casi peggiori potrebbero verificarsi infezioni. Ritornare dalla giornata di in piscina con una micosi non è certo grave, ma fastidioso, quindi perché rischiare di guastare il relax delle persone con degli inconvenienti? L’autorità competente potrebbe anche vietare la balneazione fino a che i parametri di qualità non siano nuovamente rispettati.
Il rischio batteriologico si può tenere facilmente sotto controllo dosando in maniera appropriata disinfettanti come il cloro e regolando il pH. Un’indagine batteriologica può poi confermare l’efficacia delle misure adottate.
A livello chimico, un corretto valore di pH è necessario per permettere al cloro di espletare la sua funzione germicida e per non avere un’acqua che provochi irritazioni.
La normativa vigente impone che si sottoponga a un controllo l’acqua di approvvigionamento che deve rispettare i limiti di potabilità stabiliti nel D.L. n.31 del 2001.
L’acqua in vasca invece, durante il periodo con maggior presenza per i bagnanti, deve possedere i requisiti presenti nell’allegato A della Delibera 581/2015 pubblicata sul bollettino Ufficiale della Regione Toscana.
Idro-consult offre, ai titolari/gestori di piscine per la balneazione, dei pacchetti analitici per verificare la qualità dell’acqua di approvvigionamento e di quella in vasca; si occupa inoltre del campionamento, dell’analisi e della restituzione dei dati con certificazione analitica a firma del chimico e del biologo.
Questi i nostri pacchetti analitici:
ACQUA DI APPROVVIGIONAMENTO ( se non proviene da acquedotto ): pH, Conducibilità, Torbidità , Ammoniaca, Nitriti, Nitrati, Sodio, Cloruri, Solfati, Composti organo alogenati, Arsenico, Ferro, Manganese , Carica batterica a 22°c, Carica batterica a 36°c, Escherichia coli, Enterococchi, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Clostridium perfringens.
ACQUA IN VASCA: pH, Torbidità , Solidi grossolani, Solidi sospesi, Colore, Cloro attivo, Cloro attivo combinato, Acido isocianurico, Sostanze organiche, Ammoniaca, Nitrati, Cloruri, Ferro, Alluminio, Carica batterica a 22°c, Carica batterica a 36°c, Escherichia coli, Enterococchi, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa.
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